La scuola che cambia. Dal voto al giudizio
Share :

Addio ai voti nella scuola primaria, con la pagella del primo quadrimestre per l’a.s. 2020/2021 ci saranno i giudizi(livelli) da ‘avanzato’ a ‘in via di acquisizione’. Dopo la decisione presa in estate sono arrivate a dicembre   le indicazioni della ministra Lucia Azzolina. È stata, infatti, firmata e inviata alle scuole l’Ordinanza che prevede il giudizio descrittivo al posto dei voti numerici nella valutazione periodica e finale della scuola primaria, secondo quanto stabilito dal Decreto Scuola approvato a giugno.

Il giudizio descrittivo al posto di quello numerico, si inserisce in un percorso di innovazione in una scuola che sente la necessità di andare un po’ più veloce del passato, al passo con i tempi.  Negli anni precedenti pedagogisti, psicologi, docenti e genitori si sono schierati sempre contro il voto numerico perché l’andamento didattico del bambino non si può sintetizzare in un numero, ma c’è la necessità di descrivere in maniera diversa il percorso di un alunno o di un’alunna. Il giudizio descrittivo o livello vale per ciascuna delle discipline previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, Educazione civica compresa. Per ogni studente, il giudizio sarà riportato nel documento di valutazione e sarà riferito a quattro differenti livelli di apprendimento:

  • Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente, sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità.
  • Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note, utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.
  • Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.
  • In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente.

Ogni alunno raggiungerà un determinato livello in relazione agli obiettivi di ciascuna disciplina. Nella valutazione il team docenti, per ogni discente, ha preso in considerazione il percorso fatto e la sua evoluzione.  Per gli alunni con disabilità certificata si è valutato il percorso educativo/didattico    prendendo in considerazione gli obiettivi individuati nel Piano educativo individualizzato (Pei), mentre per la valutazione degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento si è tenuto conto del Piano didattico personalizzato (Pdp).

La valutazione va intesa come un’operazione che accompagna tutto il processo di apprendimento -insegnamento, perché deve essere un atteggiamento di ricerca: si valuta per modificare, per innovare una determinata situazione. E come scriveva Piaget: “L’obiettivo principale della scuola è quello di creare uomini che sono capaci di fare cose nuove, e non semplicemente ripetere quello che altre generazioni hanno fatto.”

Share :