Li incontro e li ascolto per motivi diversi gli adolescenti di oggi, quelli che qualcuno chiama “face down generation”, la generazione a faccia in giù, eternamente china sullo smartphone. Ogni volta mi chiedo dove sta la loro identità perché li sento soli, isolati in una identità digitale che li rende diversi dalle generazioni che li...
FlashNews:
La voce. Oltre la parola e prima del linguaggio
Il narcisismo. Quello giovanile in aumento
Terrorista a 15 anni. Ovvero le scelte estreme di una generazione
Intervista al Corriere della sera
Cyberbullo. Ritratto di un carnefice?
NEGOZIARE. Come gestire i conflitti e condividere
Ansia. In adolescenza normale e patologica
I limiti. Importanza delle regole
Papà. La forza della paternità
Il male. riconoscere le nostre parti oscure per gestirlo
Gentilezza. Il garbo delle parole e dei gesti
La mitologia. Le donne protagoniste
Vulnerabilità. Superare la paura delle relazioni intime
Vendetta. Bisogno di pareggiare i conti o paicere del male?
Tina va alla guerra con il suo girasole
Odio. Una passione distruttiva
Crescere oggi.
Addii e separazioni sui social
L’arte della comunicazione. Per prevenire le incomprensioni
Categoria: Rubriche
La voce. Oltre la parola e prima del linguaggio
Si chiedeva Alfred Tomatis, cos’è la “voce” e lapidario rispondeva “La voce è la madre, il padre è il linguaggio”. Medico francese, otorino, grande studioso delle funzioni dell’ascolto come strumento fondamentale di comunicazione, indimenticabile maestro, Tomatis diceva che la voce trasmette vocalità, suoni e vibrazioni, prima ancora delle parole. Viene infatti prima del linguaggio, arriva da...
Il narcisismo. Quello giovanile in aumento
Non si tratta sempre di un disturbo psichico, ma la parola narcisismo rimanda certamente a una sofferenza che può essere anche profonda. Il termine viene dal mito greco di Narciso, il bellissimo giovane che secondo la narrazione di Ovidio è condannato dagli dei a non innamorarsi di nessuno ma solo di se stesso, fino al...
Terrorista a 15 anni. Ovvero le scelte estreme di una generazione
A leggere la storia del 15enne di Bolzano, presunto terrorista in procinto di attentati violenti, si rimane increduli. Ma ciò che sconvolge di più è l’età del giovane che indica, se mai ce ne fosse ancora bisogno, quanto l’infanzia oggi si concluda precocemente. Di certo in questa storia inquietante ci sta l’iperconnessione dei giovanissimi che...
Cyberbullo. Ritratto di un carnefice?
IL CYBERBULLO. Ritratto di un carnefice? Oggi 7 febbraio 2025 è la giornata nazionale contro il bullismo. E il bullo più frequente e temuto di oggi è il cyberbullo! Osserviamolo con attenzione. Allo specchio il bullo online che minaccia, offende e perseguita, vede la sua immagine enorme, potente, dotata di forza. Non lo è ma...
NEGOZIARE. Come gestire i conflitti e condividere
Dall’11 febbraio 2025 a Desenzano del Garda terrò un corso teorico pratico per genitori, educatori, nonni, insegnanti. Ogni martedi sera dalle ore 20,00 alle 21,30 condurrò un laboratorio dove Imparare come si mediano i conflitti e come si condividono le regole. Sarà un per-corso esperienziale capace di mettere in grado gli adulti di riferimento sull’arte...
Ansia. In adolescenza normale e patologica
Da circa un mese c’è un film che sta riempiendo le sale. Un film prezioso dal punto di vista artistico e scientifico, intelligente e accurato capace di spiegare i processi interni che ora le neuroscienze stanno mettendo in luce. Parla di emozioni e le presenta come la parte più autentica di noi, perché le emozioni...
I limiti. Importanza delle regole
La parola “limite” è ricca di significati. Purtroppo però è un termine povero di senso perché oggi non si educa a riconoscerne l’importanza, né si valorizza come linea di demarcazione oltre cui non si può andare. Di conseguenza spesso si cresce senza quel “senso del limite” che serve per diventare grandi. In questo senso il...
Papà. La forza della paternità
Era una canzoncina di Gianni Morandi quella dal titolo “Sei forte papà” e pareva una celebrazione della paternità positiva. Orecchiabile, capace di metteva buon umore, alla fine però era un inno alla concessione, dove la forza della paternità stava nell’accontentare i figli.- Quel gufo con gli occhiali che sguardo che ha/ Lo prendi papà? (Sì!)...