Il vento, quattro donne, un’isola. Questi i protagonisti di una storia che vede Hadiya, Julia, Agnes e Violante riunite su un lembo remoto di terra, immerse in un’aura in cui gli avvenimenti del quotidiano scorrono “nel tempo di Ericina e nel vento”.
Tutto inizia con un’aggressione sul molo di una città senza nome del nostro Mediterraneo, in uno di quei porti che ospita un hotspot per l’identificazione di migranti.
Aggredita è Hadiya, giovanissima profuga siriana. Assalitore è un figuro che vuole avviarla alla prostituzione. Ma per fortuna interviene per salvarla Julia, la giovane cooperante che lavora nel centro di accoglienza.
Da qui prende il via un susseguirsi di vicende intessute in una narrazione piena di ritmo, a tratti tagliente, a tratti poetica, arricchita da pennellate di ironia, umorismo, magia.
Moderne guerriere, segnate ognuna da una personale lotta contro la violenza e la sopraffazione, le protagoniste affrontano con coraggio la brutalità che riesce a penetrare fra le aspre rocce dell’isola, maturando l’idea che “noi donne dobbiamo proteggerla la vita sulla terra, anche quella fuori dalla nostra pancia! La dobbiamo aiutare. Ci dobbiamo aiutare tutte, noi donne, fra di noi, di più! Perché la vita ci appartiene, siamo nate per portarla e allora portiamola davvero!”
Un crescendo emozionante verso una vigorosa affermazione della solidarietà femminile come valore imprescindibile per un mondo più giusto, nel quale vengano banditi la guerra, la tratta delle donne e lo sfruttamento della prostituzione, e dove la bellezza di luoghi come Ericina ci spinga a riflettere sul nostro rapporto con la natura, espresso purtroppo oggigiorno molto male.
Questo il nuovo libro di Anna Bertuccio, collaboratrice del Magazine, che ci regala una nuova storia avvincente e un nuovo romanzo ricco di tematiche che emozionano e coinvolgono dalla prima all’ultima pagina