Come essere genitori creativi. L’antimanuale di Bombardieri.
Share :

Viviamo oggi un tempo di estesa fragilità e in una società che rende complesso l’educare. Questo fa sì che presi da molte cose e afflitti da ritmi frenetici, molti genitori si sentano soli, poco adeguati, pieni di dubbi.
Queste sono le premesse da cui parte Mariella Bombardieri per sviluppare il pensiero relativo all’importanza di essere creativi come genitori. Lo fa in modo preciso e puntuale nell’ultimo suo libro scritto insieme a Giulia Cavalli che si intitola “Genitorialità creativa. L’Antimanuale per genitori” (ed. Scholé). Lo farà anche nel suo intervento a Villanuova s/C dove il confronto con i genitori servirà per definire come la creatività possa aiutare il genitore nelle sue funzioni educative.

Perché la Bombardieri ricorda che prima di tutto essere creativi vuol dire avere fiducia nelle proprie risorse, non sentirsi arrivati di fronte ad un figlio ma aver voglia di comprendere e sperimentare nuove modalità educative. I figli hanno le loro particolarità, i loro bisogni e educare significa avere obiettivi e non perdere l’attenzione per il figlio reale che si ha di fronte. Vuol dire andare oltre il proprio punto di vista, rendersi disponibili a farsi spiazzare e nel contempo accettare che la soluzione di un problema sia solo il punto finale del percorso dove però quello che conta è il processo.

libro bombardieriA volte non c’è neppure il risultato positivo che si desidera, ma il valore sta in quello che abbiamo fatto per guardare il problema di un figlio. Questo di per sé introduce cambiamento ed apre a cose nuove.
La creatività porta il genitore a non dare per scontato il proprio ruolo e consente di educare i figli a fare lo stesso. L’essere creativi appartiene a quel genitore che si interroga, che inventa cose nuove per stare con il figlio, per giocarci, per ascoltarlo. Non è però una qualità che si ha o non si ha.

Al  contrario bisogna coltivarla e nutrirla aprendosi al nuovo, confrontandosi con esperienze che aiutino ad interrogarsi. E Mariella Bombardieri insiste sul fatto che la vita stessa è creatività. Viceversa, dice, “Quando ci sediamo e quando decidiamo che non c’è più nulla da fare, rischiamo di perdere un pezzo di vita”.

Infine un altro concetto chiave che sostengono Bombardieri e Cavalli nel loro libro, è quello di essere genitori “in tutti i sensi” cioè non solo dotati di razionalità e di pensiero, ma anche di sguardo, udito, olfatto, tatto, gusto. C’è da crederci, perché la genitorialità è fatta con il corpo e non solo con la parola.

[/cmsmasters_text][/cmsmasters_column][/cmsmasters_row]

Share :

Leave a Reply

Your email address will not be published.