Qual è la motivazione che ci spinge a svolgere un servizio di volontariato per altre persone?
Non è possibile stabilire precisamente cosa spinga una persona ad aiutarne gratuitamente un’altra, poiché le motivazioni sono di varia natura e cambiano da soggetto a soggetto. Le motivazioni sono varie e interconnesse: consce e inconsce, semplici e complesse, transitorie e permanenti, di natura personale, culturale, religiosa e politica. Seguendo il modello di Snyder, si possono individuare alcune classi di motivazioni al volontariato e questo modello riconduce comunque al fondamentale interesse umanitario per gli altri.
La comprensione (understanding) che permette di mettere in pratica abilità, capacità e conoscenze che altrimenti rimarrebbero inespresse; i valori sociali (social): permettono relazioni significative con gli altri; la carriera (career): permette di avere formazione lavorativa; la protezione (protection) che protegge l’Io dai sensi di colpa per essere più fortunato di altri o per sviare l’attenzione dai problemi personali; il miglioramento (enhancement): vengono utilizzate le risorse positive dell’Io per accrescere la fiducia in sé stessi e l’autostima. Oltre all’interesse per il prossimo e alla volontà di aiuto non manca chi ha sottolineato anche gli aspetti egoistici delle motivazioni. Come Batson che marca la differenza fra interesse empatico, come motivazione puramente altruistica, e disagio personale dove chi aiuta il prossimo lo fa per ridurre il personale stato di disagio di fronte alla sofferenza altrui.
Il volontariato può rappresentare anche un mezzo per accrescere la propria autostima, un’occasione per occupare il tempo libero, o socializzare, soprattutto per persone come anziani e casalinghe che hanno ampia disponibilità di tempo e cercano occasioni per mettersi alla prova, per impegnarsi socialmente. Infine, soprattutto per i giovani e per coloro che non sono ancora entrati nel mondo del lavoro, il volontariato rappresenta un’occasione di fare esperienze ed acquisire abilità facilmente spendibili in diversi contesti lavorativi.
Non mi soffermo oltre sulla disamina delle possibili motivazioni perché sono convinta che sia possibile leggerle nelle azioni, nei comportamenti e nei risultati che il volontario conseguirà nei contesti in cui è attivo. A mio parere nel volontariato la motivazione è leggibile dalla qualità dell’attività che il volontario offre.
Vorrei soffermarmi invece su un altro aspetto, a mio avviso, profondamente incentivante. Parlando di volontariato, è ovvio che si pensi alla gratuità del servizio prestato, all’ altruismo, alla dedizione. Ma il volontariato non è solo un modo per aiutare gli altri, ma una importante via per vivere e accrescere la propria dimensione personale. L’attività di volontariato è in grado di dare significato nuovo alla vita accrescendo la propria capacità di stare con gli altri, nel senso più profondo del termine; può contribuire a raggiungere il proprio equilibrio interiore o la soddisfazione di sentirsi utili al contesto sociale in cui si vive. È una danza in cui, muovendosi con grazia, si raggiunge l’armonia dell’interscambio fra volontario e contesto in cui opera.
Anche sentirsi integrati nel gruppo di una associazione crea soddisfazione e benessere, sviluppando il senso d’identità. Entrando in un circolo virtuoso, la motivazione profonda all’attività di volontariato come parte integrante della propria personalità ed identità, favorisce la riuscita e la lunga durata dell’attività stessa. Credo di non sbagliare affermando che, sia per le persone anziane che per adulti e giovani, fare volontariato produca benessere per il volontario stesso, per il contesto sociale in cui egli vive e, ovviamente, per chi riceve l’aiuto lo riceve.
È rincuorante pensare che fare del bene produce del bene sia nel dare che nel ricevere, considerando la partecipazione volontaria come espressione di un orientamento prosociale di fondo che crea benessere. Pensare bene, agire bene, forse anche a prescindere dalla motivazione più profonda, innesca un processo di produzione del bene per tutti gli attori di questa meravigliosa performance che è fare volontariato.
Quando una moltitudine di piccole persone in una moltitudinedi piccoli luoghi cambia una moltitudine di piccole cose,costoro possono cambiare la faccia del modo” (F. Nietzsche)