Il Piano Scuola Estate 2021, lanciato lo scorso 27 aprile dal Ministro Patrizio Bianchi, nasce con l’esigenza da parte delle istituzioni scolastiche nell’ organizzare e gestire il potenziamento e consolidamento delle competenze disciplinari e relazionali degli studenti e per rinforzare l’aspetto relazionale. Sono 5.888 le candidature arrivate al Ministero dell’Istruzione per ottenere i fondi PON (fondi europei), che rappresentano una delle fonti di finanziamento messe a disposizione per la realizzazione delle attività. In particolare hanno fatto domanda per ricevere i fondi 5.162 scuole statali (sulle 8.054 presenti nel Paese), 667 paritarie (potevano aderire quelle che svolgono il servizio con modalità non commerciali), 59 Centri di Istruzione per gli adulti (che in tutto il Paese sono 129). La scuola d’estate, che cerca di sfruttare al meglio soprattutto gli spazi esterni delle scuole e del territorio, si struttura in 3 fasi:
GIUGNO 2021: rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali
LUGLIO – AGOSTO 2021: rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e di socialità
SETTEMBRE 2021: introduzione al nuovo anno scolastico.
La prima fase è dedicata al rinforzo e al potenziamento degli apprendimenti attraverso attività laboratoriali, scuola all’aperto, studio di gruppo, da effettuare anche sul territorio. Nella seconda fase proseguiranno le attività di potenziamento degli apprendimenti che saranno affiancate da attività di aggregazione e socializzazione in modalità Campus.
Ci saranno moduli e laboratori di educazione motoria e gioco didattico, canto, musica, arte, scrittura creativa, educazione alla cittadinanza, educazione alla sostenibilità, educazione all’imprenditorialità, potenziamento della lingua italiana e della scrittura, potenziamento delle competenze scientifiche e digitali. La terza fase connessa con le precedenti, sarà di vero e proprio avvio del prossimo anno scolastico.
Proseguiranno le attività di potenziamento delle competenze e di accompagnamento di studentesse e studenti al nuovo inizio. Le scuole in accordo con gli organi collegiali e le famiglie pianificheranno le attività; le quali si svolgeranno nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid. La partecipazione da parte di studenti e docenti sarà su base volontaria e le iniziative delle Istituzioni scolastiche verranno pianificate stabilendo “relazioni di comunità” con le risorse del territorio.
“Da parte delle scuole c’è stata una partecipazione davvero importante – sottolinea il Ministro Patrizio Bianchi -. C’è voglia di ripartire e c’è voglia di farlo mettendo al centro le ragazze e i ragazzi. I fondi europei, che abbiamo messo a disposizione in particolare per le aree più fragili del Paese possono essere utilizzati nei prossimi mesi per recuperare la socialità persa a causa dell’emergenza sanitaria, per potenziare competenze, per cominciare a costruire un ponte verso il prossimo anno. Stiamo lavorando intensamente per una scuola post-pandemia, più accogliente, inclusiva e affettuosa.”