Cari lettori, voglio segnalarvi una notizia che ha dell’incredibile
“Recenti studi condotti presso la Facoltà di Cromatologia dell’Università di Stanford (Usa) hanno portato alla scoperta che i panni stesi utilizzando mollette del medesimo colore degli indumenti, si asciugano molto prima di altri appesi con mollette di colori diversi.
“Il motivo – spiega il prof. John Bianchini, di origine italiana – sta semplicemente nel fatto che creando un campo cromatico di uguale colore, i raggi del sole sono meglio attratti dai panni stesi e di conseguenza essi si asciugano molto più rapidamente. Sembra incredibile, ma è proprio così”.
In breve tempo la scoperta ha fatto il giro del mondo e le aziende produttrici di mollette si stanno ora attrezzando per offrire ai clienti più avveduti una gamma di colori la più ampia possibile. (Fonte Reuters).
Una scoperta straordinaria e davvero incredibile…Cioè da non credere! E voi ci siete cascati? Prima, però, di svelare gli esiti di questa “bufala”, dobbiamo fare alcuni passi indietro per spiegare l’antefatto.
Due estati fa ero impegnato a stendere la biancheria quando per caso mi sono venute in mano delle mollette del medesimo colore dei panni che stavo per appendere. A quel punto ho avuto un’illuminazione e ho pensato: “Con tante bufale che girano in rete (criminali quelle di questi tempi attorno al tema del “coronavirus”) perché non testare, per una volta, la sagacia dei miei 5mila “amici” in Facebook?” E così ho fatto. Con poche frasi ho “confezionato” la fake-news che avete letto e l’ho postata sulla mia pagina.
Tempo pochi minuti che sono iniziati a piovere “like” e commenti da tutte le parti. Nel giro di un’ora avevo già accumulato ben 134 “mi piace”, 45 condivisioni e 126 commenti, la quasi totalità di consenso. Incredibile! Era la conferma che molti avevano creduto alla panzana. E così, preoccupato, ho deciso di scrivere anch’io. Quella che segue è la mia risposta.
Lo confesso, sono stato io. Ma voi però, fatevi delle domande. Quella delle mollette è una bufala. Purtroppo non esiste nessuna Facoltà di Cromatologia a Stanford (né in nessuna altra Università del mondo) e non esiste neppure il prof. John Bianchini, nome uscito per caso dalla mia fantasia. Men che meno, ovviamente, ci sono studi sui colori delle mollette e sui panni stesi. Insomma, quella che ho inventato è una vera e propria sciocchezza. Eppure molti di voi hanno messo al post un “mi piace”, hanno fatto commenti positivi e moltissimi l’hanno condivisa sulle proprie pagine.
Devo dirvi che la storia delle mollette me la sono inventata giorni fa mentre stavo stendendo in giardino. Chi mi segue conosce le mie battaglie contro le bufale e così, partendo dalla considerazione che per i creduloni non c’è mai limite, mi sono detto tanto vale regalare alla loro insaziabile ingenuità qualcosa che magari poi li faccia riflettere. Non me ne vogliano gli amici, ma si è trattato proprio di un test e voi siete stati le “cavie”.
Così, a distanza di poche ore, quando sono ormai ben più di un centinaio i “like” ottenuti, ho creduto giusto sciogliere il silenzio e spiegare le mie ragioni. Mi scuso, innanzitutto, per avervi preso in giro, ma, credetemi, è stato per una buona causa.
Quella di far capire a molti di voi che è importantissimo porre l’attenzione e il senso critico su quanto si legge in rete, in particolare se le notizie appaiono strane, sensazionali, incredibili. In questi casi con molta probabilità vi trovate davanti a una bufala e il diffonderla può causare gravi danni alla credibilità della rete, alla veridicità delle notizie più in generale, alla stima nei confronti della scienza e di tutti i soggetti che in qualche modo vengono a esserne coinvolti.
E’ per questo motivo che esorto a vigilare, a farvi sempre delle domande e semmai, prima di “condividere”, a copiare-incollare in Google parte della frase iniziale della notizia. La risposta sarà immediata e molto spesso l’esito sarà inequivocabile: BUFALA. Chiedendo venia, Vi ringrazio per l’involontaria collaborazione e Vi raccomando ancora…OCCHIO!
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