Giorni fa ho avuto la sorpresa di una bellissima lettera di Liliana, mi sono commossa e ho riso. Le ho dato una carezza con il pensiero.
Scrivi:” Ti debbo sgridare, è tanto che non vedo la tua scrittura a mano…
Liliana è una amica di lettera, epistolare … è una ragazza di 95 anni, con tanti acciacchi e dolori, mi scrive che prende la morfina, ma ciò non le toglie una mente lucida e il cuore grande. Una donna intelligente, capace, dalle mani d’oro, è stata un’economa di alberghi, ha avuto una vita affettiva difficile: è stata abbandonata da piccola e questo ha influito su tutta la sua vita, sulle scelte fatte di conseguenza, non sentendosi mai libera, nemmeno quando il legame non c’era più, di prendere e partire… cercare nuovi mondi per cui era all’altezza.
Mi ha insegnato la sua diversità. Conobbi Liliana a Roma, era lì per cure alla schiena ed io accompagnavo Tina all’ennesimo esame di psicologia, alloggiavamo nella stessa pensione di suore spagnole al Gianicolo, e i momenti comuni non mancavano, purtroppo aveva una voce molto sgradevole e lamentosa, che ti allontanava pur se con il suo sorriso voleva accoglierti.
Ma la poesia trova nella diversità ispirazione. Un ragazzo napoletano anche lui ospite, molto simpatico, una sera, per intrattenerci, si mise a suonare alla chitarra canzoni napoletane ed improvvisamente io sentii una voce bellissima venire da lontano, una dolcezza mista a passione non comune, che invadeva con il suo canto tutta la sala: era Liliana.
Chi cantava così non aveva solo una bella voce ma una grande anima, pensai, e da allora non ci siamo più lasciate. Ennesima lezione circa non fermarsi all’apparenza.
Liliana, donna di montagna, amante del mare, in Trentino da sempre, dalla sua cucina si vedono le montagne che fanno con te colazione.
Ci siamo viste solo 3 volte in 38 anni, ma ci siamo scritte con costanza cartoline multicolori e lettere di pagine e pagine, lei mi ha insegnato la musica della bellissima fisarmonica di Astor Piazzolla ed io le ho inviato cassette di Ella Fitzgerald e Amstrong. Abbiamo condiviso la nostra amicizia con Santina e le sue bellissime mostre, a cui è stata invitata ma alle quale non è mai venuta, facendosi sentire presente.
Una donna che ha letto molto e mi ha fatto capire come il sapere possa venire da lontano e abbia strade sconosciute ai più, ma possa trovare la tua.
Abbiamo fatto telefonate anche a tre, lunghissime, piene di risate, ma da qualche anno il telefono la stanca. Rispetto, ma mi manca…. vigliaccamente ho aspettato tanto a scriverle, per un timore non detto, circa l’età… poi non ce l’ho fatta e le ho scritto, le ho mandato piccole cose colorate, come le piace… e da qui la sua tenera, meravigliosa lettera, “l’ultimo foglio del blocco” come lei stessa dice. Ma alla mia prossima che sarà presto, le manderò anche un blocco di fogli a righe, come lei spesso usa scrivere, facendolo fino allo spazio più piccolo che c’è. Nella scrittura è molto ironica e anticonformista, quando stai seguendo un suo pensiero e pensi di “esserci”, di aver capito, lei di colpo ti fa vedere la situazione dal punto di vista opposto e questo è di chi, pur vivendo in una casina del Trentino e uscendo poco, ha grande il suo spirito e la sua mente, orizzonti oltre le montagne; infine ama stupirti, sembra che mentre scrive ti dica “adesso ti arrangio io”, cara Liliana ti voglio bene e domani ti scrivo.
Anche tu Liliana sei “In viaggio…” e raggiungerai Santina
Ma nella tua storia ci sei sempre stata in viaggio, la nostra è stata un tipo di amicizia attualmente detta “anacronistica”, così definì anche il rapporto mio e di Santina tantissimi anni fa, proprio un ragazzo trentino, guarda che caso, se lo era allora, chissà adesso.
Il dizionario definisce “anacronistico” un aggettivo il cui significato è: “che non corrisponde, o contrasta, con le esigenze o le caratteristiche del proprio tempo”.
Io e te mia cara amica di Fiera di Primiero lo siamo state in quanto per decenni ”amiche di penna”!
Ora leggerò con accuratezza quel libricino prezioso che mi hai inviato tempo fa, tu stessa l’hai definita “una scelta adolescenziale” avermelo mandato, “ma forse, dici ancora, …un ricordo!”
Certo che è un ricordo, per questo non l’ho letto subito, pur apprezzando profondamente questo tuo dono, dove scrivevi a mano citazioni o pensieri che ti colpivano e che in fondo potevano rispondere alle tue tantissime domande, ma anche alle domande di molti, c’è dentro anche cartoline, biglietti, lettere non so se scritte e non spedite… in copertina un gattino in adesivo, stessa comune passione. Leggerlo sarebbe stato accettare che volevi partire oppure volevi essere ricordata?
La nostra amicizia è un altro pezzo della mia storia che se ne va… certo la risposta più ovvia è che a un certo punto i più vecchi se ne vanno, ma così tutti in fretta, tutti insieme?
Io chi sono? un passato che cerca il suo presente?
Buon viaggio Liliana, andrò a scrivere di te… abbrevierò la tua storia fatta di 97 anni
Tua Marina