L’ho incontrata diversi anni fa. Era a Cisternino, un bellissimo Borgo antico la sua Galleria- Studio e io fui immediatamente attratta dalla sua pittura, da quello che vedevo al di là dai vetri. Entrai e rimasi folgorata dalle sue tele, da una forza catartica assoluta dove colori ed emozioni riempivano i miei occhi ma anche l’anima e mi invadevano sentimenti contrastanti e fortissimi, sensazioni profonde e misteriose.
Da quel momento in poi ogni volta è stato un viaggio sublime e a volte severo, drammatico e poetico, struggente, ma mai casuale, sempre capace di incidere dentro. Un viaggio emozionale forte, la visione del mondo esterno ma anche interiore che Patrizia Pareo trasferisce nelle sue opere.
Ed è il soggetto che imprime di sé l’oggetto, dall’interno all’esterno. Definizione di gesto artistico espressionista astratto. Pochi giorni fa ho visto la sua ultima mostra. Le opere, molto grandi, sono intrise di rosso e di giallo, pennellate stratificate che portano spessore, densità e mistero come un’enfasi del momento che stiamo vivendo e nel quale la vita ci chiama a gran voce e ci mette in ascolto.
La sua storia
Patrizia Pareo nasce e studia a Buenos Aires dove si laurea all’Accademia di Belle Arti. Inizia a dipingere ma si interessa anche di scultura e di arte ceramica ispirata al Giappone. Viene a vivere in Italia, inseguendo il filo invisibile delle sue radici familiari e di quelle culturali ed artistiche, Italiane ed Europee, conservando però intatto il patrimonio genetico molto complesso della sua patria Argentina. La ricerca creativa la conduce inesorabilmente nell’universo della pittura, dove la sua personalità inquieta e volitiva fa di lei oggi una protagonista dell’espressionismo astratto contemporaneo di respiro internazionale. E’ presente in permanenza in alcune Gallerie Europee, ha un notevole curriculum di mostre in Italia e all’Estero e gode di un collezionismo importante e colto sia Europeo che Americano.
Patrizia Pareo è artista di struggente potenza creativa. Protagonista importante nel panorama artistico dell’Arte Moderna Internazionale, La sua forza sta tutta dentro la visione filosofica, esistenziale che è la sua trasposizione estetica e segno interiore profondo che non conosce confini né barriere ideologiche. Un’ artista che ha scelto di essere libera e si confronta con il mondo, con l’immensità e la complessità dei mondi anche geografici da lei attraversati. Ci offre, ci presenta anche il suo (universo/ mondo?) fisicamente intriso di natura e bellezza, di mari profondi, mediterranei, immense foreste vegetali le cui radici affondano nei fiumi sotterranei di rocce carsiche stratificate e rovine di Civilta’ millenarie Torri, Cattedrali. Storia con mille contraddizioni, sangue miseria vite umane risorte.
Umanistica del colore, denso, definitivo, squarciato dalla luce, pura vivida accecante, i bagliori ci raccolgono nel punto focale dove il gesto artistico proietta il sé in un esterno visto dall’interno, ma proietta gli spettatori anche verso squarci, tagli, spaccature di luce, abissi, mondi riemersi, morfologie stranianti, pennellate come stratificazioni, fiamme e grande pace azzurra , naturalismi commoventi e poetici e poi Tracce e Tracce 1, deliziosi collages, grafica su carta, pennellate di nero e fumose, su carte antiche e caratteri Cinesi , sopra tutto questo, aleggia come un pensiero di scoperta, conquista e liberazione e ogni tela è un racconto interiore e universale.
Espressionismo Astratto
E’ iniziato negli Stai Uniti alla fine della seconda guerra mondiale come ribellione e reinterpretazione della tradizione e che ha segnato fortemente tutto il XX secolo, dall’action painting di Pollock ai colori cangianti e ai materiali inediti interpretati da Arshile Gorky e Rothko e via via da tutti gli altri, De Kooning, Rauschemberg, Kline, Jasper Johns… espandendosi poi in Europa da dove quegli artisti avevano tratto la massima ispirazione partendo dai grandi maestri dell’arte moderna Kandinsky,Braque, Picasso….
In questo panorama Americano si inserisce quella che è forse la più importante pittrice espressionista astratta in assoluto: Helen Frankenthaler, che addirittura andrà oltre il movimento con la sua ricerca; nata a New York nel 1928, scomparsa nel 2011, era stata l’allieva di Pollock, ma capace poi di inventarsi un nuovo linguaggio, un alfabeto di colori dilaganti, visioni oniriche con un ordine cromatico sconvolto da elementi naturalistici evocativi e poetici e un uso straordinario del colore. E di Helen Frankenthaler la Pareo ne è l’erede più carismatica
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