Fra pochi giorni milioni di bambini e bambini, ragazzi e ragazze ritorneranno a scuola o inizieranno il loro percorso scolastico.
“Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.” come è scritto nel libro nella Bibbia (Qoelet 3,1)
C’è stato il tempo della vacanza, del riposo, dello svago, e fra pochi giorni ci sarà il tempo per la scuola, per costruire, per crescere, per imparare.
Purtroppo l’essere umano spesso viaggia nel tempo con la propria mente. Lo studente si proietta nel futuro con pensieri quali: “Sarò in grado di ricevere dei buoni voti? Non dovrò studiare troppo? Riuscirò a coltivare le mie passioni e i miei interessi extrascolastici?”. Ciò genera ansia e preoccupazione, su eventi che non è detto si realizzeranno.
Oppure si può rimare ancorati al passato, al periodo estivo, “Ah l’estate, il dormire fino a tardi, l’uscire con gli amici” e quindi nasce tristezza per la perdita del tempo libero da impegni scolastici.
Ansia, preoccupazione, tristezza sappiamo impattano negativamente sull’apprendimento.
Importante è cercare di vivere al meglio il momento presente, così come la vita che lo pone e propone. Questo è l’antidoto per evitare viaggi mentali nel tempo e le sue conseguenze negative.
Propongo quindi una semplice azione, quasi un rito, per aiutare gli studenti a ricordarsi ogni giorno di vivere il momento presente: piantare un seme e coltivare la pianta nei giorni successivi.
Liberi di scegliere quale pianta, meglio se una che possa crescere e arrivare a giugno od oltre, con la fine della scuola. Importante che sia un seme (o più d’uno), e non una pianta già formata. Così da vederla crescere ogni giorno, grazie alle cure costanti.
Il seme è simbolo di un inizio, ma comunica anche che dentro il seme c’è tutto il progetto della pianta. In pochi centimetri c’è tutta la pianta futura, ma questa si manifesterà solo a condizione che sia nutrita, accudita. Per questo è importante non solo piantare un seme il primo giorno di scuola, ma prendersene cura nei giorni e mesi successivi.
Il seme, nei giorni, diventerà pianta, e lo studente, vedendo i progressi, potrà riflettere sui propri progressi.
Spesso ci si dimentica che la scuola non è solo voti, prestazioni, impegno, noia, ma è essenzialmente una strada per costruire le persone. Così come la pianta cresce, anche la persona cresce grazie alla scuola e all’apprendimento.