Da cosa nasce la collera e quali sono i tratti tipici del collerico? Perchè si comporta a quel modo?
La collera, da cui deriva il carattere del collerico, è una parola la cui radice greca cholè e significa bile. Gli antichi ritenevano che era un umore che si sviluppava tra il cuore e il fegato, una sorta di agitazione di sangue che rapidamente raggiungeva il cuore allorché si manifestavano delle contrarietà.
È collerico è uno che si lascia prendere facilmente dalle emozioni. Impulsivo, reagisce facilmente a tutto ciò che gli capita. Ogni avvenimento può eccitare il suo sistema nervoso, può colpirlo interiormente e attivare le sue reazioni immediate fatte di accesi moti di rabbia. È un tipo estroverso, sanguigno, vivace nelle manifestazioni dei suoi sentimenti che non riesce mai a nascondere e che esprime con immediatezza, soprattutto quando viene contrastato. È un’anima inquieta, agitata, incapace di trovare pace. Le sue manifestazioni sono plateali, scatta per un nonnulla, risponde con violenza e non sa contenere alcuna manifestazione sia verbale che non verbale.
Non conta fino a 10 prima di rispondere e di scaricare il suo dissenso e la sua rabbia. Esplode tutto il suo risentimento, anche se poi non nutre rancore per l’altro. È socievole e vitale: ama stare con gli altri e predilige la compagnia e la convivialità. Quanto è gioioso e vivace tanto è ombroso e irritabile, permaloso e pungente, in grado di ferire con un veleno mortale chi, a parer suo, lo offende o gli si contrappone. È prodigo e generoso, ma alle volte ruvido nei modi, sicuro e audace quanto impaziente e intollerante. Non è facile trattare con lui, faticoso stargli accanto perché spesso anche permaloso e sospettoso.
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