Share :

Mentre Zygmunt Bauman (La Repubblica del 9 aprile 2011) scrive di come è finita ormai l'intimità nell'era di Facebook, c'è Foto_12.jpgun'altra notizia che supporta il pensiero del grande sociologo polacco: più di 12 mila al mese sono i consumatori di materiale pedopornografico in Internet. L'ultimo inquietante rapporto dell'Osservatorio Internazionale di  Telefono Arcobaleno del 7 aprile 2011,  infatti ci fa sapere che è in continua crescita il popolo dei pedofili che si cibano di pervesioni intime sui minori, alimentando un business da capogiro (14 miliardi di dollari all'anno!) e dove l'Italia risulta tragicamente al 4° posto. Se Facebook è allora la nuova frontiera dell'esibizionismo collettivo, la grande piazza virtuale dove apparentemente le persone si incontrano per conoscersi, per lanciarsi messaggi o per illudersi di fare comunità, nello stesso luogo, ad un tiro di click, c'è chi mostra altre intimità e diffonde  nascostamente (ma neppure tanto) le perversioni più intollerabili. 18.185 sono i siti pedofili scoperti dall'inzio del 2011 ad oggi, ovvero il 15% in più dell'anno scorso nello stesso periodo.

La pedofilia online si concentra in gran parte in Europa e per quanto in Italia vi siano relativamente pochi siti, i consumatori italiani di materiale pedopornografico sono il 6% del totale mondiale. Questa è la nuova emergenza, quella che ci richiede interventi  urgenti per arginare il virus dello sfruttamento e dell'abuso sessuale dei minori.

Domenico Vulpiani, il direttore capo della polizia postale, dice: "I siti a pagamento, che in effetti contengono anche delle foto e dei video scaricabili gratuitamente, in realtà offrono sempre lo stesso materiale: sono come un film porno, le immagini sono sempre quelle. Ai veri pedofili oggi interessa roba nuova, produzione domestica, casalinga, non i posati, pure hard e molto spinti, dei pay site. Il materiale se lo scambiano nelle chat. Tra una discussione e l'altra. Anche se apparentemente innocuo, il terreno più infetto e pericoloso oggi sono proprio le chat".

I pedofili on line sono un esercito. Si scambiano materiale di ogni tipo: bambini e bambine, ragazzini di ogni età, nudi, seminudi, qualcuno cosciente, la maggior parte no, tutti abusati, ridotti a pupazzi con lo sguardo vitreo dai loro aguzzini. E poi ci sono tutte le pratiche sofisticate per adescare nuovi "partner". In particolare gli adolescenti sono bombardati dai pedofili via telefonino: una pioggia di messaggi per invogliarli a spogliarsi e inviare foto in cambio di ricariche telefoniche e piccole regalie. Un adescamento sempre più diffuso, che ha per obiettivo finale l'incontro.

Non finiremo mai allora di dire che oggi, il rischio per i minori di imbattersi negli adescatori, ormai non è fuori casa, ai giardinetti o sulla strada che porta a scuola o in palestra, ma dentro le stanze "sicure" della casa dove i bambini e gli adolescenti navigano indisturbati, senza alcun controllo da parte dell'adulto, spesso mentre i loro genitori, magari in un'altra camera, conversano tranquillamente e si incontrano su Facebook!

 Scarica il rapporto completo di Telefono Arcobaleno

Share :

Leave a Reply

Your email address will not be published.