Nei momenti di confusione, i punti di riferimento sono sfuocati, o vengono a mancare.Eventi critici, conflitti o cambiamenti inaspettati ci portano spesso in una condizione dalla quale è difficile muoversi con chiarezza. Per questo è fondamentale, prima di agire, ritrovare un minimo di orientamento che, il più delle volte, è rintracciabile dentro di sé: nei propri bisogni, nei propri valori e nei propri desideri.La confusione è uno stato alquanto disagevole: muoversi è un bisogno primario e l’orientamento è il presupposto per qualsiasi movimento adeguato. La mancanza di chiari punti di riferimento minaccia, quindi, il potersi orientare e, quindi, il potersi muovere. In questi frangenti, l’individuo entra nell’ansia causata dall’immobilità o cerca una soluzione veloce, il più delle volte affrettata, per uscire dalla situazione di stallo. Ma, in entrambi i casi, la soluzione spesso non è quella migliore…Per trovare un nuovo orientamento è necessario prendersi del tempo e ascoltare dentro di sé quali sono le priorità, quali sono le risorse e quale disponibilità abbiamo a impostare una nuova mappa: è un processo di adattamento e di evoluzione ma che se non tiene conto della nostra realtà interiore rischia di portarci fuori strada.
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