C’era una volta, in un paese lontano lontano, un uomo chiamato il Fuorilegge di Riace. Il Grande Paese di quest’uomo, uno Stivale nel Mare, ospitava proprio sulla punta, un antico Borgo denominato Riace, che significa piccolo ruscello, dove il Fuorilegge viveva. In questo Borgo, il Fuorilegge aveva, con coraggio e lungimiranza, r-accolto persone provenienti dai più vari Paesi che quel Mare, detto appunto Mediterraneo, collegava.”
Così potrebbe cominciare la fiaba che un giorno qualcuno dei nostri discendenti scriverà sul Fuorilegge e su Riace. Intanto noi spettatori, e talvolta attori, dei grandi movimenti migratori di questo tempo, possiamo leggere questo illuminante libro-testimonianza.
Fra gli umani frenetici, che corrono impazziti inseguendo successo, denaro, carriera, cittadini del mondo affetti da quel “disagio della civiltà” che tanti hanno descritto come il male di vivere del nostro secolo, male che nessuno riesce però ad estirpare, fra questi umani, dicevo, nascono, non più spesso di quanto vorremmo o di quanto sarebbe necessario, esseri affetti da una strana malattia: pensano con la propria testa e, mentre tutti intorno corrono all’impazzata, si fermano e accolgono idee nuove, creando attorno a sé turbini di aggregazione virtuosa. Le loro idee si trasformano poi in azioni coraggiose e a volte strabilianti per l’efficace semplicità con cui riescono a “quadrare il cerchio”.
Così un Borgo italico, antichissimo e spopolato, sente di nuovo soffiare fra le sue case diroccate e vuote, lo spirito ancestrale dell’accoglienza dell’altro, da qualunque parte questi provenga. Così gruppi di umani, cacciati, spesso con varie violenze, dalle proprie dimore, o spinti dalla fame o dalla ricerca di una vita che sognano migliore, trovano in quelle case diroccate, rifugio e solidarietà. Semplicemente.
Questo libro, centottanta pagine, racconta la lenta maturazione che porta un uomo, Mimmo Lucano, a comporre quel mosaico che è la sua vita, così come la stragrande maggioranza di noi, all’improvviso, l’ha conosciuta, in una escalation mediatica che ha visto protagonista il Sindaco di Riace.
La narrazione procede appassionata e si muove agile e accattivante fra presentazione di fatti noti e risvolti da scoprire, emozionanti ritratti di donne e uomini, confronti impietosi fra moderne leggi umane e antiche leggi naturali, idee e sentimenti dei tanti umani che in queste pagine mescolano le loro storie, nella ricerca appassionata di una o mille vie di salvezza per la nostra umanità, in questo passaggio generazionale che il nostro Pianeta affaticato sta attraversando.