Progettare l’assurdo per far fronte ai disturbi alimentari
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Incontro Gloria Pallotta alias Kororia, su Meet

Ciao Gloria, o devo chiamarti Kororia?

Sono Gloria, certo, ma il mio nome d’arte è Kororia!

Bello Kororia, com’è nato e soprattutto perché?

Ho sempre sognato di avere un nome d’arte. Perché, alla fine, chi siamo noi? Ci rappresenta davvero quella parola che ci viene assegnata? Come un codice o una targa di una macchina?

Questo nome è nato per caso, come l’artista!

Era un momento particolare della mia, giovane, vita. Darmi un nome ha voluto dire creare un mondo mio, dove potermi sentire al sicuro, dove potermi nascondere se necessario, una dimensione, se vuoi, dove la sensibilità sovrasta gli stati d’animo, dove la disperazione e la resilienza al dolore sono sentimenti fondamentali. E in fondo, assecondare il bisogno di recuperare la mia spensieratezza e, insieme, eliminare le superficialità, concentrarmi davvero su cosa è reale ed importante perchè questa è una missione, la mia, e perchè qualcuno mi ascolti e mi dica “stai tranquilla, hai la forza per portarla avanti”.

Raccontami di questo progetto, di questa tua missione.

Amo dipingere, dentro una pennellata penso si racchiuda un pathos inimmaginabile, ma soprattutto nell’atto di compimento di un’opera. Dipingo da sempre donne, donne nude, scene erotiche, donne in forma, donne in sovrappeso e nel 2018 mi sono chiesta: “quanto è assurdo?” così nasce proprio quell’anno il mio Progetto Absurde, denuncia sociale contro il canone estetico.

Diciamo che, in via confidenziale, sono stata anche io una vittima dell’influenza della società ma non è rilevante.  Allora ho cercato ragazze sul mio blog di Instagram e si sono fatte avanti in 6; le ho intervistate e poi si sono spogliate per regalarmi la loro fisicità che ho potuto dipingere.

Il mio progetto si focalizza sull’assurdità del cosiddetto canone estetico, concetto totalmente maschilista ma iconico per la donna. Ho studiato molto lo sviluppo del canone e, solo nel 1900, ogni decennio ha segnato un cambiamento di icona. Prima le donne dovevano suscitare sensualità con le loro forme, poi tonicità e poi la moda ha reso tutto questo così sottile e pervasivo che i dati parlano per me, infatti ogni anno 8500 persone solo in Italia si ammalano di DCA (disturbi del comportamento alimentare)

Il canone comincia come questione principalmente estetica. Le ragazze vengono influenzate ogni giorno da immagini di magrezza, da consigli su diete lampo e inadeguatezza per chi ha qualche chilo in più. Ma non ci si ferma qui, il canone estetico si trasforma in DCA, in disturbo del comportamento alimentare, anoressia, bulimia etc.  malattia della mente e del corpo, quindi l’estetismo si distacca e subentra l’autodistruzione.

Progetto Absurde si prefigge la normalizzazione dei corpi e l’esposizione di una sensualità estetica soggettiva. Ho in mente molto per questo progetto, portarlo a teatro, nelle piazze e con le mie ragazze creare performance per “normalizzarlo”.

Teatro, performance…in qualche modo il Covid ha ostacolato il cammino del Progetto?

 Purtroppo si! Avevo già in cantiere parecchie iniziative che ho dovuto … no, bloccare no!…rimandare, questo è un progetto in cammino, in costruzione, se preferisci!

Allora ci aggiorneremo per gli sviluppi?

Certo, è una missione la mia, non dimenticarlo!

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