La rivoluzione della luna – Recensione
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Violenza sulle donne e corruzione nella storia di Camilleri

Il romanzo di Andrea Camilleri pubblicato nel 2013 dalla Casa Editrice Sellerio è una storia  che, come dice Salvatore Silvano Nigro, è “ad alto tasso di allegrezza e di severo umorismo civile. E’ anche un omagio alla regalità della dona”,

Camilleri  da tempo negli ultimi suoi libri ci ha abituato a storie veritiere che come questa si sviluppa nella Sicilia del 1677, un’isola sempre bellissima ma quanto corrotta dalla violenta.

Tuto ruota attorno ad un fatto signolare: la morte del  vicerè don Angel de Guzma. La sua improvvisa  dipartita sconvolge l’assetto prestabilito della successione perché nel suo testamento lascia come suo successore la moglie donna Eleonora di Mora.

la rivoluzioneLa Sicilia quindi viene governata per 27 giorni da una donna, unico esempio al mondo per la storia dell’epoca.

Ma quei 27 giorni che corrispondo al ciclo lunare (da qui il titolo) e al ciclo femminile, è il tempo esatto che basta per alcuni provvedimenti rivoluzionari sia a favore delle donne più umili come le prostitute e le ragazze indigenti, sia a favore delle famiglie più povere.

Un romanzo sociale, ma anche di grande attenzione alla psicologia femminile e assolutamente da leggere lentamente per lo stretto siciliano a cui Camilleri ci abitua pagina dopo pagina, ma che esalta la storia appassionata e romantica e i personaggi che la colorano.

Giuliana Beghini Franchini

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